Sguardo sul futuro: da neonato a uomo. L’apparato genitale maschile


 

Sapere come la mia sessualità si svilupperà in futuro mi aiuta a capire meglio il dono della sessualità e come posso collaborare.
Con la crescita, se sono maschio, maturano, assieme a tutto il mio corpo, anche gli organi sessuali esterni ed interni, grazie agli ormoni sessuali stimolati dai geni contenuti nei cromosomi XY e sotto la guida del cervello.

 Lo sviluppo del corpo maschile è scandito da un grandioso “orologio” naturale.
E come nella natura le costellazioni seguono il loro corso e i fiori divengono frutti, così il mio corpo, se sono maschio, si sviluppa in modo tale da poter donare nell’età adulta amore e vita (prima figura a sinistra).

Vediamo come sarà  l’apparato genitale adulto. La parola apparato indica un gruppo di ghiandole e organi predisposti (lat. parati) ad assolvere un preciso compito (apparato respiratorio, digerente, e così via).

L’apparato organizzato per poter generare si chiama genitale, ed è costituito (come si vede nella figura piccola a destra, in bianco e nero) dal pene (1), dallo scroto (2), con i due testicoli e gli epididimi, dai canali deferenti (3), dalla prostata (4) e dalle vescicole seminali (5).

 In particolare (disegno a colori in sezione) il pene è un canale rivestito da tessuti spugnosi (corpi cavernosi) e da una guaina di pelle. All’interno vi è un condotto (u) detto uretra, che parte dalla vescica (V) e giunge all’apice del pene, con la funzione di emettere urina e, dopo lo sviluppo, anche il liquido spermatico. Ciò non avviene mai contemporaneamente perché una piccola “valvola” (va) quando esce un liquido, blocca l’uscita dell’altro.
I tessuti spugnosi, detti corpi cavernosi (c), possono aumentare di volume e consistenza per l’afflusso di sangue, rendendo il pene adatto all’unione (erezione) e quindi al dono del seme del papà alla mamma.
L’estremità del pene, il glande (g), è di forma rotonda e la guaina di pelle che lo protegge, il prepuzio (p), può scorrere fino ad un certo punto, perché è fermata da un frenulo, consentendo così la pulizia, che va particolarmente curata.

I testicoli (T) o didimi (gemelli), all’interno del sacchetto dello scroto, sono le due ghiandole sessuali maschili che, dall’età dello sviluppo (pubertà), producono gli spermatozoi sotto lo stimolo ormonale di una ghiandola (ipofisi), regolata da una parte del cervello (ipotalamo).

Sopra i testicoli vi sono gli epididimi (E), i “magazzini” degli spermatozoi, che sboccano nei canali o dotti deferenti (3). Questi conducono verso l’uscita gli spermatozoi attraverso il liquido seminale,  arricchito dalle secrezioni degli epididimi stessi, della prostata (4) e delle vescicole seminali (ve).

Abbiamo descritto fin qui come siamo fatti (anatomia) e descriveremo come funziona il tutto (fisiologia) quando parleremo dello sviluppo sessuale nell’adolescenza.

L’apparato maschile è complementare a quello femminile, perché essendo i genitali posti all’esterno del corpo facilitano l’unione, mentre la maggior parte dell’apparato femminile è all’ interno per proteggere, nel grembo materno, un eventuale bambino.

Non solo l’apparato genitale, ma tutta la forma del corpo maschile completa quello femminile, esprimendo forza e protezione (muscoli più forti, spalle e mani più grandi, voce profonda…).