Bullismo

Il Bullismo (ingl. bull = toro) è un atteggiamento di aggressività distruttiva, che ha tre caratteristiche essenziali:

l’intenzionalità: il bullo vuole provocare un danno;

la persistenza: le azioni devono durare almeno qualche settimana e possono arrivare a mesi o anni;

lo squilibrio di potere: la vittima non può difendersi.

Le cause possono dipendere dalla personalità del ragazzo e dall’ambiente familiare, scolastico e sociale in cui vive.

Le azioni possono essere verbali: insultare, deridere, offendere; fisiche: picchiare, appropriarsi o danneggiare gli oggetti della vittima; indirette: calunniare, isolare dal gruppo, guardare in modo ossessivo e malizioso.

Le conseguenze possono essere gravi: oltre al disagio psicologico, la vittima può incorrere in varie patologie.

Gli interventi educativi sono mirati a:

difendere le vittime, sanzionare e poi recuperare gli aggressori e gli aggrediti e ad intervenire sugli spettatori consenzienti, fare educazione etica, insegnando a distinguere le priorità: ad esempio se non si mette al primo posto il rispetto delle persone, anche tutti gli altri valori, come le abilità, le conoscenze e così via non hanno senso.

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