Pudore e castità

Il pudore è un atteggiamento innato di difesa della propria persona che nasce da un profondo rispetto di sé. Come ben espresso nel disegno tutti noi difendiamo i nostri pensieri e il “giardino” dei nostri sentimenti dalle invasioni e dai giudizi altrui. Mettiamo un “bel muro di cinta” e permettiamo di “entrare” solo a chi non deprederà o calpesterà i nostri fiori.

Il sentimento del pudore ha per sentinella un atteggiamento che ci permette di restare padroni della nostra casa (il corpo) e del giardino (i sentimenti e i valori). Così facendo la persona riserva la proprio interiorità (la capanna) solo a chi è capace di amarla e stimarla nella sua totalità. Questa attitudine comporta tanto un pudore nei riguardi di se stessi. quanto un pudore anche nei riguardi degli altri sotto forma di “tatto” e di “discrezione” impedendo di penetrare arbitrariamente nei segreti dell’anima altrui.

Il pudore quindi non è un sentimento esclusivamente sessuale, ma anche psichico e spirituale.

Se una persona non crede nel proprio valore, perde la dignità, e perdendo la protezione del pudore la sua personalità e la sua spiritualità viene invasa da ogni volgarità e nel suo giardino appaiono segni di distruzione.