Autostima

 

Autostima significa consapevolezza delle proprie capacità ed anche dei propri limiti. Il luogo prioritario in cui ciascuno di noi costruisce la stima di sé è proprio la famiglia. L’accoglienza, la cura , l’amore che un bambino riceve sono già messaggi che dicono la sua importanza, mostrano quale sia il valore della sua persona e della vita che gli è stata donata.

Un genitore che bacia il suo piccolo sta mandando al bambino un messaggio importantissimo che dice:« Io ti riconosco, ti amo, sono contento che tu sia nato e ti vorrò sempre bene». Il bambino da questo comportamento ha ricevuto un giudizio positivo sul proprio valore che nasce e si sviluppa inizialmente nell’interazione con i genitori. A volte basta uno sguardo, un saluto, un’attenzione, uno di quei tanti modi in cui si dice all’altro: «Sono felice che tu sia qui vicino a me. E’ bello che tu sia maschio/femmina». Il bambino ha bisogno di questi riconoscimenti. Un figlio, crescendo, avverte se è accolto per quello che è , se lui esiste per qualcuno, se vale non solo perché è bravo a scuola, nello sport o perché si comporta come piace ai suoi genitori.

L’autostima è la base necessaria per facilitare una visione positiva di se stessi; per credere nelle proprie capacità e sapersi proiettare nel futuro: per costruire un senso fondamentale di fiducia in sé. Le tre componenti della stima di sé sono interdipendenti:

L’AMORE di sé cioè il rispettare se stessi qualunque cosa accada favorisce una buona VISIONE di sé che a sua volta influenza la FIDUCIA in sé e quindi l’agire senza eccessivi timori di eventuali insuccessi o del giudizio altrui.

Se l’autostima viene a mancare c’è il rischio che un ragazzo per essere riconosciuto, apprezzato, presenti al gruppo dei pari o degli adulti una immagine di sé falsa, compiacente rispetto alle aspettative degli altri ai quali riesce difficilmente a dire di no. Tutto ciò lo porterà poi lontano dalle sue aspirazioni, dalla sua vocazione e dal suo progetto personale. Egli sentirà la necessità di vedersi stimato ed apprezzato nello sguardo dell’altro, per cui prenderà a prestito dagli altri modi di fare e di pensare: in questo modo la sua vera immagine resterà in ombra.

Concretamente il processo di autostima si realizza nel:

a) Saper incoraggiare. E’ un procedimento nel quale vengono sottolineati i tentativi e gli sforzi che vengono fatti per raggiungere un obiettivo ( e che magari non si vedono) rispetto ai risultati (che si vedono). In questo modo si impara dagli sbagli e dagli errori senza demolire la stima di sé.
b) Dare carezze. E’ il linguaggio dell’affettività che si esprime nel prestare attenzione, nel rispettare i pensieri ed i sentimenti, nell’accettare la diversità e l’unicità. E’ un sintonizzarsi sui bisogni profondi della persona. Un figlio deve poter dire a se stesso: « Sono amato, anche quando sbaglio. Io valgo di più del mio errore». Il giudizio sulla persona deve essere positivo, sono i singoli comportamenti che vanno criticati.
c) Inviare messaggi critico-costruttivi che devono contenere tre passaggi:
i. Non fare questo … (es.: « Non studiare con la TV accesa…)
ii. perché succede che… ( …impieghi più tempo a concentrarti…)
iii. piuttosto fai … ( …prima studia poi accenderai la TV ».)

E’ bene usare l’ausiliare avere anziché essere.
Esempio: « In questo hai sbagliato» e non «Tu sei il solito che sbaglia sempre».



“Non sono le cose che turbano l’uomo, bensì l’opinione che egli ne ha.” (Epitteto)

“I beni ed i mali che capitano non ci colpiscono in funzione della loro grandezza, ma della nostra sensibilità.” (La Rochefoucauld)

“Esiste un’isola di opportunità all’interno di ogni difficoltà.”. (Demostene)


Concludendo l’opinione che abbiamo di noi stessi, i sentimenti e le emozioni che proviamo influenzano anche la nostra vita, il modo in cui ci comportiamo negli affetti, nel lavoro, nei vari ruoli che rivestiamo come educatori, amici, colleghi. In sostanza determina in gran parte le nostre risposte all’ambiente esterno. Chi ha un buon livello di autostima ha fiducia in se stesso e si sente adeguato alle circostanze, mentre chi ha un basso livello di autostima fluttua nell’incertezza, tra sentimenti di inadeguatezza ed insicurezze.