La libertà

 

Matteo così ci scrive: “In questi giorni a scuola stiamo studiando la Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo. Sono passati più di 50 anni della sua promulgazione, e a parte coloro che non ne condividono i contenuti, mi pare che il valore di ogni uomo, proposto come valore indiscutibile, non sia valido in ogni circostanza“.

 

Caro Matteo, poiché la questione da te posta è stata più volte sollevata anche da altri giovani, riteniamo utile proporre un approfondimento aperto anche ad altri, perché purtroppo le conseguenze del disconoscimento e il disprezzo dei diritti dell’uomo, hanno portato e portano tuttora nella storia dell’umanità ad atti di vera e propria barbarie che offendono la coscienza.

 

Ci sono parole che hanno nel cuore dell’uomo una grande risonanza. Pensa ad esempio alle parole “libertà, amore, uguaglianza, indipendenza, autorealizzazione, amore” che qualcuno disse essere come dei contenitori vuoti che ognuno tende a riempire con ciò che gli sembra più utile .

 

Per quanto riguarda la libertà ognuno di noi con la vita l’ ha ricevuto in dono misteriosamente, così come in modo misterioso si sono accese l’intelligenza creativa, la coscienza, l’esperienza morale, le nostalgie e le dedizioni d’amore. . Sono doni che, come piccoli semi, si sviluppano gradatamente grazie all’aiuto di più forze (la famiglia, l’educazione, la cultura, ecc.), ma soprattutto per il proprio personale contributo.

 

Per questo il “cucciolo d’uomo” è l’unico tra gli esseri viventi che per molti anni ha bisogno di amore, di cure e di un’educazione globale per sviluppare tutte le sue potenzialità. Anche la nostra libertà, e cioè la capacità di scegliere e di vivere in modo autonomo, richiede tempo, impegno e volontà per maturare e quindi per renderci capaci di agire secondo la nostra ragione e la nostra natura. L’uomo infatti non realizza se stesso in modo automatico, come gli animali e i vegetali, ma sceglie attribuendo valore diverso alle azioni, al significato, al fine di ogni cosa e quindi imparando a distinguere e giudicare con la ragione, secondo la scala di valori che gli viene proposta in famiglia, nella scuola e nell’ambiente in cui vive e che esamina, ridiscute e personalizza nella crescita.

 

Proprio per questo nel processo di maturazione, anche il modo di essere liberi viene influenzato oltre che dall’educazione ricevuta anche dalla cultura, dalle mode e dalle ideologie e ciò fa sì che ci siano modi diversi di considerare e vivere la libertà.

 

Un primo modo è quello di voler essere liberi da … tutto ciò che riteniamo possa impedire il nostro modo di agire e quindi la nostra realizzazione. Questa concezione di libertà ha permesso all’umanità di fare notevoli passi avanti. Pensa, ad esempio, all’impegno profuso per poter essere liberi dalla schiavitù, dalle dittature, dal razzismo, dal genocidio, dalle guerre, dal terrorismo, dai condizionamenti che provengono dal mondo che ci circonda e dalle dipendenze che schiavizzano la persona (droga, alcolismo, ecc.). A livello personale essere libero da …, è indubbiamente un’importante conquista, perché ragionando con “la propria testa”, si può evitare non solo di essere condizionati dagli altri, ma persino dai propri impulsi e dalle proprie passioni. Ad esempio, se non riusciamo a controllare l’impulso dell’ira possiamo divenire delle furie scatenate; anche l’impulso della paura se non lo controlliamo può ostacolarci notevolmente; di fatto quindi non saremmo più liberi, ma schiavi. La stessa cosa vale per l’impulso sessuale: una ricchezza della persona. Una ricchezza, però, che se non viene controllata ed orientata, può divenire la “padrona” della nostra libertà tanto da indurci ad avere dei comportamenti indegni di un essere umano.

 

Un altro amarissimo frutto che scaturisce da questo modo di intendere la libertà, è quello di voler essere anche liberi da … chi non sa bastare a se stesso, e quindi è di inciampo, come nel caso dell’abbandono di coloro che non sono più autosufficienti, oppure rifiutando l’handiccapato. O abbandonando la ragazza che si è messa incinta, oppure eliminando con l’aborto il figlio, considerato un incidente di percorso e un intruso che invade il proprio spazio impedendo di essere liberi. In quest’ultimo caso è evidente il conflitto tra due libertà.

 

Un altro modo di intendere la libertà è quello della libertà come spontaneità, quindi “libertà di…” poter agire, pensare, dire, esprimere opinioni, fare esperienze, ecc. Anche in questo caso ci sono, ben espressi, molti aspetti positivi della carta dei Diritti dell’Uomo.. Ma se per essere liberi di fare ciò che si vuole sempre, anche quando si va a calpestare la libertà altrui, allora è evidente che la nostra libertà diventa sopraffazione dell’altro. E’ il modo di intendere la libertà dello stupratore che ritiene giusta anche la violenza sessuale dicendo a se stesso: lo faccio con chi voglio e come voglio, anche se l’altro non lo vuole, e non è in grado di resistermi.

 

Anche la libertà di …. scegliere il proprio comportamento in base alla propria convinzione su ciò che è bene e giusto può portare a fare grossi errori. Ad esempio, la pretesa di alcuni medici di poter “produrre”, manipolare e distruggere degli embrioni, per la ricerca scientifica o per avere a disposizione delle cellule da utilizzare per la cura di alcune patologie è un’ideologia che non rispetta due punti fondamentali della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo: il principio di “uguaglianza di tutti gli esseri umani”, e il principio che sancisce il “diritto alla vita di ogni individuo” (cfr. art. 3). In pratica non riconoscendo il valore di ogni persona sin dal suo concepimento, ritiene giusto usare il più piccolo e indifeso come una cosa.

 

Talvolta si vuole essere liberi di agire secondo le proprie convinzioni perché si ritiene che la propria coscienza debba essere l’unico giudice che decide cosa è bene e cosa è male, non nel senso di saperli distinguere, ma proprio in quello di definire ciò che è bene da ciò che è male. Anche in questi casi ci si può trovare di fronte ad amarissime conseguenze, come nel caso in cui una nota associazione straniera di pedofili che pretende di poter usare sessualmente i bambini senza incorrere nei rigori della legge.

 

E’ importante allora chiedersi se sia giusto far dipendere scelte importanti dalle opinioni di singoli, gruppi o governi, perché così facendo si riporterebbe indietro l’orologio della storia. Si pensi a quando era opinione che i neri non potevano essere considerati persone, per giustificare lo schiavismo o a quando era legittimo per i nazisti lo sterminio degli ebrei e le torture inflitte ai prigionieri per pseudo indagini scientifiche; o quando negli stati totalitari viene ritenuta giusta la soppressione di coloro che non si adeguano alle loro direttive.

 

Esiste poi un altro modo di concepire la libertà è la Libertà per … agire e partecipare attivamente e responsabilmente ad un progetto di vita mirato alla realizzazione di sé e degli altri, anche quando si devono affrontare ostacoli, limitazioni e costrizioni alla nostra libertà[1]. E ciò è possibile se, utilizzando la ragione che ci consente di conservare ed elaborare esperienze proprie e altrui, progettiamo ogni azione e, prevedendone le conseguenze, agiamo in modo giusto, corretto e vantaggioso per noi e per gli altri.

 

Un’interessante riflessione ci viene proposta da un autore famoso (Guareschi, forse meglio conosciuto come l’autore di tanti libri su Don Camillo) che durante la prigionia in un lager nazista scrisse nel suo “Diario Clandestino” questo interessante brano:

Signora Germania,tu mi hai messo fra i reticolati, e fai la guardia perché io non esca. E’ inutile Signora Germania: io non esco, ma entra chi vuole. Entrano i miei affetti, entrano i miei ricordi. E questo è niente, signora Germania:perché entra anche il buon Dio e mi insegna tutte le cose proibite dai tuoi regolamenti. Signora Germania, tu frughi nel mio sacco e rovisti tra i trucioli del mio pagliericcio. E’ inutile Signora Germania: tu non puoi trovare niente e invece li sono nascosti documenti di importanza essenziale. La pianta della mia casa, mille immagini del mio passato, il progetto del mio avvenire. Signora Germania tu ti inquieti con me, ma è inutile. Perché il giorno in cui, presa dall’ira, farai baccano, con qualcuna delle tue mille macchine e mi distenderai sulla terra, vedrai che dal mio corpo immobile si alzerà un altro me stesso,più bello del primo. E non potrai mettergli un piastrino al collo perché volerà via, oltre il reticolato, e chi si è visto si è visto. L’uomo è fatto così, signora Germania. Di fuori è una faccenda molto facile da comandare. Ma dentro ce n’è un altro e lo comanda soltanto il Padre Eterno. E questa è la fregatura per te signora Germania. (Dalla conversazione “Baracca 18” Lager di Beniaminovo – 1944)

 

 

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[1]Ad esempio siamo costretti a mangiare se non vogliamo morire, ma possiamo farlo scegliendo e variando il cibo con cui alimentarci e, quindi, con la nostra libertà e l’intelligenza creativa, possiamo scegliere il modo di nutrirci in vari modi e in forme piacevoli.