Conquiste dai tre ai sei anni: iniziativa e produttività

 

 

Dopo aver imparato ad agire da solo, attraverso la conquista dell’autonomia, imparo ora ad agire con uno scopo, ad avere iniziativa.

 

Se sono un maschio non mi limito ad imitare spontaneamente il papà come quando ero piccolo, ma mi identifico coscientemente con lui, cioè cerco di essere come lui, anche per conquistare la mamma.

 

Se invece sono una femmina mi identifico con lei, cioè cerco di essere come la mamma, anche per conquistare il papà.

 

Lo spirito d’iniziativa mi aiuterà a realizzare i miei obiettivi negli studi, nel lavoro, e a conquistare un giorno la persona di cui mi innamorerò o il modo di aiutare gli altri. E allora è meglio iniziare subito l’allenamento: non devo più dire “non ci riesco!”, ma “ci provo!”.

 

 

Dai sei agli undici anni lo sviluppo è centrato soprattutto sulla ragione: “Io risolvo i problemi!

 

E infatti Io non solo prendo l’iniziativa, ma voglio anche produrre un risultato, usando l’intelligenza. Il mondo per me è qualcosa di molto interessante da investigare, modificare e utilizzare.

 

Leggere buoni libri è un po’ come… apprendere a “volare”, perché si vedono altri mondi con gli occhi della mente e quindi si sviluppa l’intelligenza…

 

Cerco di formarmi un’idea del mondo e un modo di valutare per risolvere, di volta in volta, i problemi di cosa è vero o falso, buono o cattivo, giusto o sbagliato…

 

Se invece non conquisto questo gradino e penso di non essere capace di risolvere i problemi, proverò un senso di inferiorità. […]